FEBBRAIO È IL MESE DELLE CHIACCHIERE E DEI TRAVESTIMENTI. ANCHE LA VALTELLINA, INCORNICIATA DALLE BIANCHE CIME, SI PREPARA A TINGERSI DI COLORI CON TRUCCHI E MASCHERAMENTI GRAZIE AI DIVERSI APPUNTAMENTI DIFFUSI IN NUMEROSE LOCALITÁ
Il carnevale porta con se quello spirito goliardico che emoziona grandi e piccini, una festa senza età dove tutti tornano un po’ bambini.
In Valdidentro, il 17 febbraio alle ore 14.30 è in programma lo Snow Party, presso Snow Park, che prevede animazione sulla neve per bambini: baby dance mascherata, giochi e balli di gruppo colorati. alle ore 17.00 invece è prevista la Sciata Mascherata, con ritrovo presso il Rifugio Conca Bianca a Cima Piazzi ski area.
La serata invece sarà dedicata alle stelle con la passeggiata sulla neve per ragazzi “stelle e sorprese”.
Venerdì 16 febbraio, sempre a Campodolcino, imperdibile l’appuntamento con “cucina e racconta“, laboratorio di lettura animata e cucina per bambini. Alle ore 18.30 ritrovo per tutti presso il campo sportivo per la “camminata di carnevale” in notturna, con frontalini o illuminazione propri, fino ad arrivare all’ Acquamerla; a seguire vin brulè e bevande calde per tutti con sorprese per bambini.
Dall’8 al 13 febbraio le vie del paese saranno un vero e proprio palcoscenico per vivere uno spettacolo di musica, colori e buon umore i cui protagonisti saranno le maschere che sfileranno a piedi e su carri allegorici.
Carrnevale a Livigno non significa solo sfilate ma anche giochi di una volta ambientati sulla neve e sul ghiaccio. Per l’occasione la popolazione locale si sfida difendendo la bandiera della propria Contrada.
Per aggiudicarsi il trofeo di Carnevale bisogna essere i più bravi nei giochi di abilità, i più fantasiosi nella sfilata delle maschere e i più creativi nella preparazione dei carri allegorici.
A Grosio, invece, il Carnevale si festeggia il 18 febbraio, la prima domenica di Quaresima. Questa è una data molto simbolica perché mentre in tutte le altre località della Valtellina sono già incominciati i “fioretti” quaresimali, le maschere grosine si concedono un ultimo momento di irriverente euforia. Le vere protagoniste di questa festa sono proprio le maschere vecchie: volti dei personaggi della tradizione carnevalesca grosina che vengono indossate ogni anno dalle stesse persone come da tradizione che si tramanda. In prima fila la coppia composta dalle Magra Quaresima e dal Carneval Vecc – una vecchietta magra, vestita di stracci e un signore rubicondo allegoria del passaggio dalle baldorie del Carnevale al rigore della Quaresima, seguita da altri travestimenti popolari tra cui l’Orso e la sua Accompagnatrice, la vecchia Bernarda che in una gerla trasporta un Poppante che spruzza la folla con il suo biberon pieno di vino e il Buffone Toni, l’Arlecchino di Grosio. Ad accompagnare questo parata ovviamente non mancano i carri, satirici o fiabeschi, che molto spesso mettono in scena momenti importanti della vita del paese.