Lasciando il centro, andando verso est, oppure costando l’ultima cerchia dei canali di Amsterdam, c’è un pezzo di storia della sua città. Il bello è che poi quello che c’è dentro, non ci si immaginerebbe vedendolo dal di fuori.
L’esterno
Vedendolo da fuori è abbastanza imponente, forse per l’architettura che lo fa pensare ad una fabbrica, oppure un ospedale oppure e perché no un collegio! Varcando il cancello si apre a poca distanza il bar giardino e l’indicazione per la reception è su di uno dei gradini in legno. Nessuna grande insegna come negli alberghi si può di solito incontrare. Assolutamente discreto ed anonimo, forse timido potrebbe apparire ai più.
Il salto all’interno
Scuro l’esterno ed appare anche l’interno, anche se molto di classe con arredi che si intonano perfettamente a quella che è una bella scala con più rampe che percorre i lati quadrati fino alla sommità del primo piano. La reception ed un dessert mignon accoglie chi ha una prenotazione per pernottare all’Hotel Arena, dove il termine Arena viene dal fatto che una disputa popolare sulla realizzazione del nuovo Amsterdam Arena alla fine portò alla sua non realizzazione.
Nuovo e passato insieme
Molto curati già gli aspetti alla reception. L’albergo ha una forma ad albero con cortili, quindi bracci, due piani eppoi il tetto molto a punta ed angolato. Grandi vetrate in tutti i livelli, quindi luce nelle stanze o negli altri ambiti della struttura. Un po’ insolita e probabilmente il riadattamento della struttura ad albergo si penserebbe ad una cosa molto dispersiva rispetto a quello che è lo standard anche degli ultimi design di hotellerie molto concentrate. Cambiarlo è impossibile in quanto i volumi sono diversi e sarebbe un opera ardua visto che il manufatto è anche vincolato. Detto questo quindi aspettatevi che raggiungere la vostra stanza sicuramente vi farà percorrere molti corridoi, non assolutamente un labirinto, ma quasi…comunque molto piacevole la cosa ed affascinante per scoprire questo palazzo che assomiglia molto ad un maniero classico del medioevo centroeuropeo.
Il dedalo di corridoi

Lasciata infatti la reception dove vi accoglierà un personale poliglotta e d i una professionalità e simpatia invidiabile, realmente bravi. Un lungo corridoio di tende vi porta ad un grande androne dove una scala similare a quella della reception vi colpirà per il classico pomo sulla spalliera del corrimano che sembra una pigna.
Anche qui i cenni moderni hanno preso parte della struttura, ma il connubio è assolutamente certo ed importante, senza lasciare il segno ad errori nell’assemblare i diversi stili, staccandoli e quindi creando dei vuoti, non ve ne sono. Tutto è soft e molto lineare. Il bar è a destra ed occupa una parte che è stata creata in vetro ed acciaio. Di qui vicina c’è anche la sala da pranzo del ristorante, non molto grande, arredata in tono moderno e sobrio. Tavoli di importante consistenza un pà come quelli della lounge del bar, diversi, ma molto con personalità ognuno di essi.
Le ampie vetrate catturano la luce che c’è nelle giornate di sole, molto rare da queste parti rispetto ai toni mediterranei, ma anche quella che nel caso vi è, anche quella nelle giornate classiche e cioè plumbee.

Le residenze
Le camere sono 116, di tre categorie: deluxe, studio e suites. Sono al primo e secondo livello, protette dall’accesso con card per allontanare i pericoli ricorrenti di furti ed intrusione di persone non desiderate. Anche qui i corridoi sono finemente curati e non arredati, proprio perché si vuole mantenere leggere il tono di questa struttura, un aspetto minimal desiderato e riuscito.
Se il corridoio della 143 è forse un po’ buio, però con quel che di eleganza, l’interno appare il contrario, estremamente luminoso. Il bianco via avvolgerà, semplicissimo. Il pavimento in legno è semplicissimo, il tono chiaro, stacca dal bianco. Colpisce la finestra gigantesca che fa affluire una quantità elevata di luce tanto da minimizzare l’uso delle fonti di energia, sostituendola con quella naturale ed alternativa. Il bagno è sulla destra. Ha di scuro una serie di simil mattoni però a specchio. Colpiscono gli accessori quali l’asciugacapelli disegnato da un noto stilista, come pure fair trade i prodotti di pulizia e non i cofanetti dispersivi. Minimal è il concetto oppure diciamo semplice.
Chiaro in ceramica il pavimento antisdrucciolo perché oltre al piano lavabo, c’è anche il WC e la doccia che riceve la luce dall’esterno perchè vi è una vetrata che la separa dal salotto. Però dallo stesso la doccia è poco visibile. In un angolo di questo parallelepipedo c’è l’armadio, con accesso dal salotto che ha una colonna che sostiene la scala che vi porterà al luogo notte un mezzanino soppalcato. Soluzione ardita, ma molto bella. La stanza lo permette, il soffitto è molto alto e permette ad entrambi di convivere.
Di sotto c’è un televisore piatto, un tavolo con il piano in marmo chiaro, un salottino in pelle bianca. Nell’angolo della scala vi è il frigobar e gli accessori per prepararsi un te’ oppure un caffè.
Come detto il letto occupa quasi tutto il soppalco, bianco con in fronte a se una spalliera protettiva in acciaio. Ai lati ripiani assolutamente bianchi come sono tutti gli accessori a parte il secondo televisore piatto della stanza, stacca con il suo colore nero, altrimenti si mimetizzerebbe.
Le deluxe sono anche a livello singolo, quelle al piano secondo. Poi ci sono le studio situate al piano terra ed hanno tre livelli di servizio: Original Studio, Bath Studio e wellness studio. differiscono per servizi quali il bagno di differenti combinazione. Le suites invece garantiscono molto più spazio, composte da diversi ambienti: camera da letto, soggiorno e bagno.
I prezzi partono da: 79€ per le deluxe, 119€ per le studio, 229€ per le suites.
L’ecocompatibilità
L’albergo ci tiene a precisare vuole essere fair trade nell’uso di tutto quello che è non solo la pulizia, ma anche gli scarichi hanno sistemi di riciclo, il personale è sollecitato a seguire questa politica di rispetto ambientale. Una struttura assolutamente ecocompatibile.
Ritorniamo al piano terra
La colazione è servita dalle 7 a quasi mezzogiorno. Il bar cafe & terrace apre dalle 7 alle 24, oppure tra le 7 e le 8 e le 01:00 nel weekend. Dalle 17 apre il ristorante, fino alle 22.30. Su questo è importante soffermarsi perché il menu è il medesimo di quello che si trova in stanza, nulla cambia. Non è neanche esteso. Poche scelte, ben bilanciate tra mare e terra, cucina praticamente internazionale, ma di pregio, semplice e curata. Prezzi assolutamente competitivi, un salmone cotto alla piastra costa 17€ insieme al contorno.
Il giardino nascosto
Si, c’è un giardino che chi vuole evadere dallo stress di una città assolutamente intasata come Amsterdam, c’è anche il luogo nascosto dove oziare o leggersi un libro seduto su una panca godendosi il sole quando c’è.
La sua storia
Qui esisteva un luogo ove venivano ospitati bambini con malattie e donne con problemi di patologie mentali. Oggi dopo una profonda ed attenta ristrutturazione diventato un albergo, l’Hotel Arena. Il nome Arena viene dal fatto che una battaglia fu condotta perché l’Oosterpark non divenisse il nuovo Amsterdam area e cioè uno stadio per il calcio. Ma nel mentre era ospedale eppoi ha ospitato anziani fino al 1982, quindi un albergo a basso costo dove per pochi dollari era possibile usufruire di un materasso allo Sleep-In, ha ospitato fino a che divenne albergo nel 2002 e quindi quello che è oggi, una struttura che il suo profondo cambiamento dovuto alla ristrutturazione importante effettuata ha portato a farlo diventare un quattro stelle con contenuti importanti. In molte parti potrebbe essere minimale, in altri ha accostamenti ricevuti dal passato che perfettamente coesistono.
All’esterno subito non si può minimamente immaginare quello che sarà quello che si troverà al suo interno. I colori si intrecciano tra di loro, in relazione sempre ottimale. Cambiano gli stili degli arredi ad esempio dalla sala da pranzo a quella del bar lounge. Assolutamente differente invece la reception. Se si usa molto nero alla reception, le stanze invece sono chiarissime ed avvolgenti.
Per raggiungere il centro di Amsterdam, sebbene ci troviamo nella parte est della città, ciò è abbastanza facile visto che vicini vi sono i servizi urbani che mezzo di comodissimi tram in una decina di minuti da s’-Gravesandestraat 51 vi porta in centro.
http://www.hotelarena.nl il sito web dove vi sono tutte le informazioni.











